Per sostenere la rete di servizi e scuole per l’infanzia, la Regione mette a disposizione dei Comuni 8 milioni di euro, che andranno ad aggiungersi ai 13 già stanziati ad ottobre, recuperando un finanziamento che rischiava di essere perduto.
Con delibera adottata nei giorni scorsi, la Giunta regionale guidata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, su proposta dell’assessore al Welfare Gianluca Gallo, ha dato il via libera alle misure destinate al sistema integrato di educazione ed istruzione dalla nascita sino ai 6 anni, per l’annualità 2018. Risorse che la Calabria rischiava di dover restituire al ministero della Pubblica Istruzione, poiché inutilizzate.
GALLO: «UN SEGNALE D’ATTENZIONE A TUTELA DELL’INFANZIA»
«Invece – spiega l’assessore Gallo – in pochi mesi il settore Politiche Sociali, insieme all’assessorato, è riuscito a colmare ogni lacuna pregressa, salvaguardando fondi indispensabili a soddisfare la domanda che arriva da cittadini e Comuni, in particolare con riferimento ad asili nido, micronidi e sezioni primavera».
Le somme in questione, di importo pari a oltre 8.130.000 euro, si aggiungeranno ai 13 milioni che già ad ottobre il Governo regionale aveva assegnato in riferimento all’annualità 2020.
«Il risultato al quale si è pervenuti – ricorda l’assessore – è stato conseguito attraverso la concertazione ed il confronto: i criteri seguiti sono stati condivisi, oltre che con Anci Calabria, anche con le rappresentanze regionali delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria e del Terzo settore, nell’ottica di consolidare un metodo partecipativo. Unico l’obiettivo, ancor più rilevante in tempi di pandemia: assicurare il funzionamento delle strutture educative pubbliche e private convenzionate».
Inoltre, precisa ancora l’assessore Gallo, «su indicazione dell’assessorato condivisa dalle parti, quota delle somme stanziate sarà impiegata per ridurre la soglia massima di partecipazione economica delle famiglie alle spese: un piccolo ma doveroso segnale di attenzione in un momento particolare, a tutela dell’infanzia e dei nuclei familiari calabresi».
UTILIZZO DELLE RISORSE
Le risorse disponibili, per come ripartite, saranno ora trasferite ai Comuni capiambito direttamente dal ministero. Potranno essere utilizzate per ampliare la rete dei servizi educativi dei bambini tra 0 e 6 anni e potenziare le sezioni primavera, ma pure per sostenere la formazione del personale educativo e docente e riqualificare edifici scolastici di proprietà pubblica.
Attese per le prossime settimane, infine, novità sulla sorte dei fondi relativi all’annualità 2019: gli uffici sono già impegnati nell’interlocuzione col ministero per sistemare l’ultimo tassello mancante ed azzerare del tutto i ritardi accumulati.