Unical: nuove scuole di specializzazione per rinnovare la sanità

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L’Unical avvia cinque scuole di specializzazione medica, accogliendo 31 giovani medici provenienti da tutta Italia e rafforzando il sistema sanitario regionale

Trentuno giovani medici hanno scelto di intraprendere il loro percorso nelle Scuole di specializzazione di area sanitaria attivate dall’Università della Calabria (Unical), un’iniziativa che rappresenta una significativa opportunità per la formazione professionale in regione. Le nuove strutture, che hanno avviato le attività presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, sono collegate a vari presidi ospedalieri della Calabria e della vicina Potenza. Questa iniziativa non solo mira ad aumentare il numero di specialisti disponibili, ma è destinata a migliorare immediatamente i servizi sanitari per i cittadini.

Le quattro scuole di specializzazione, dedicate a Chirurgia Generale, Ematologia, Malattie Cardiovascolari e Nefrologia, hanno superato le aspettative di iscrizione, raggiungendo un totale di 31 studenti, di cui 21 in corsi di specializzazione. A questi si aggiungono 10 laureati in altre discipline, iscritti alla Scuola di Patologia Clinica e Biochimica Clinica, ampliando l’offerta formativa a professionisti con titoli in Farmacia, Biologia e Chimica.

Questa mattina, il rettore dell’Unical, Nicola Leone, insieme al direttore del Dipartimento di Farmacia, Vincenzo Pezzi, e al direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar, ha accolto i neo specializzandi, esprimendo loro auguri di buon lavoro. I posti assegnati comprendono 4 per Chirurgia Generale, 3 per Nefrologia e 14 per Malattie Cardiovascolari, coprendo il 100% delle posizioni disponibili. In totale, sono state offerte 14 borse di studio nazionali e 7 finanziate dalla Regione.

È interessante notare che tutti i 21 studenti sono provenienti da diverse università italiane, da Firenze a Roma, da Catania a Perugia e perfino dalla Romania, evidenziando l’attrattiva delle scuole di specializzazione Unical nonostante il fatto che l’università non abbia ancora laureati in Medicina. Inoltre, 5 dottorandi, alcuni dei quali già specializzati, si uniscono ai nuovi specializzandi, arricchendo ulteriormente il personale medico.

«Siamo orgogliosi di aver aperto cinque Scuole di specializzazione in soli due anni dall’avvio del corso di Medicina», ha dichiarato il rettore Leone. «Formare specialisti direttamente nel nostro territorio è un obiettivo strategico. Questo interesse dimostra la validità del nostro progetto e porterà benefici sia ai giovani che alle strutture sanitarie locali».

Il direttore De Salazar ha sottolineato che l’ingresso degli specializzandi rappresenta un passo concreto nel progetto avviato a febbraio 2023, confermando l’importanza della formazione in loco per rispondere alla crescente richiesta di specialisti.

Le nuove Scuole di specializzazione offrono un contesto ideale per la formazione dei neolaureati, consentendo loro di rimanere in Calabria e contribuire a colmare la carenza di personale specializzato nella regione. La presenza di questi giovani professionisti all’interno delle strutture sanitarie non solo migliorerà i servizi, ma darà loro l’opportunità di applicare le conoscenze acquisite in un ambiente pratico e dinamico.

Infine, le Scuole di specializzazione si pongono come centri per lo sviluppo di ricerche e studi clinici innovativi, rispondendo alle esigenze di una medicina sempre più integrata, in sinergia con nuove tecnologie e l’Intelligenza Artificiale.

Ogni anno, il Ministero dell’Università stabilisce il numero di posti disponibili per le specializzazioni, con un concorso nazionale che assegna le posizioni sulla base del punteggio ottenuto dagli studenti. Il programma formativo culmina con il diploma di specialista al termine di un percorso di specializzazione che dura da 4 a 6 anni, a seconda del campo scelto.

Questa iniziativa rappresenta quindi un passo significativo per il sistema sanitario calabrese, contribuendo non solo alla formazione di nuovi professionisti, ma anche al rafforzamento del servizio sanitario regionale.