La scuola e l’Arma dei Carabinieri camminano a braccetto a Vibo Valentia per diffondere la cultura della legalità laddove il rischio della pervasività criminale è più elevato. Ed ogni occasione diviene spunto per indirizzare gli studenti lungo la retta via.
Lungo questo solco, nella mattinata di ieri, gli allievi dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Vibo Valentia, guidati dalla Dirigente scolastica Professoressa Domenica Cacciatore, hanno messo in scena una rappresentazione teatrale sul tema più ampio della legalità a 360 gradi. Gli studenti hanno portato sulla scena un dialogo tratto da “Pinocchio”, la storia di Carlo Collodi, che mette in stretta connessione legalità ed educazione al rispetto delle regole sin dall’età preadolescenziale.
La rappresentazione è arrivata a conclusione di un percorso che ha visto i piccoli impegnati con l’Arma dei Carabinieri, di concerto con il Comandante della Compagnia Gianfranco Pino. Alla manifestazione hanno preso parte anche il Generale Vincenzo Paticchio, Comandante della Legione Carabinieri Calabria e il Comandante Provinciale Gianfilippo Magro.
La cerimonia è giunta all’indomani dei funerali del Maresciallo Vincenzo Di Gennaro, ucciso da un pregiudicato in Puglia ed ha consentito di omaggiare il lavoro quotidiano dei Carabinieri in un territorio difficile come quello vibonese. Un percorso che i militari dell’Arma hanno gradito non poco, considerata la sensibilità verso l’educazione all’etica ed alla legalità nelle scuole. Non a caso sono state più di 50 le conferenze tenute nelle scuole dai Carabinieri nella provincia di Vibo Valentia.
Il Generale Paticchio ha tenuto a sottolineare come “la Nostra presenza voglia testimoniare il calore e l’affetto che ogni giorno l’Arma riceve dai cittadini. Ma l’aspetto fondamentale – ha precisato – è ricordare a noi adulti che siamo stati bambini e che abbiamo tanto da imparare da loro. La città è sempre stata vicina all’Arma e la rosa ricevuta da un anonimo è stata la manifestazione di questo sentimento. Ringrazio quindi la persona sconosciuta che sicuramente per pudore non ha voluto rivelare la propria identità. Il nostro compito è di vivere il territorio nella sua realtà attraverso le necessità della gente, dando vicinanza e sostegno ai cittadini. E’ la semplicità che deve contraddistinguere l’Arma dei Carabinieri, in Calabria impegnata, generosa, fatta di seri professionisti che danno il loro meglio nel quotidiano”.
Parole toccanti anche quelle della dirigente scolastica che si è soffermata su un caso di cyberbullismo ribattezzato come cyberfaida. Una vicenda brillantemente risolta dalla scuola in sinergia con i Carabinieri. “Bisogna instillare negli studenti sin da piccoli – ha concluso la dirigente – i concetti di rispetto e senso del dovere”.