Una tre giorni di intensa attività per i Carabinieri di Vibo: prima il salvataggio di una coppia di anziani coniugi a Pizzo, ieri la cattura del presunto autore dell’omicidio del giovane piscopisano Salvatore Battaglia e la cattura di un latitante, oggi l’emozionante ricordo di un loro collega perito in servizio nel 1981.
Entusiasmi in musica e un sacrificio che deve essere da esempio soprattutto alle nuove generazioni.
Al monumento in memoria al Brigadiere dei Carabinieri Gaetano Miscia il compito di ricordare, consolare e spronare all’ordinario eroismo, quello fatto di impegno e servizio, nella consapevolezza di dare sempre il meglio di sé. Dalla cerimonia dedicata al Brigadiere, dunque, anche il monito a fare meglio, con uno sguardo di gratitudine anche agli eroi del passato.
È stato ricordato così il gesto compiuto dal Brigadiere, davanti alle scolaresche intervenute perché “I ragazzi – ha evidenziato il Ten. Col. Luca Romano vicecomandante Provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia – sono la nostra ricchezza, la nostra speranza, il futuro della nostra terra ed a cui noi Carabinieri vogliamo particolarmente affidare il ricordo del Brigadiere Miscia. Oggi ricordiamo il giorno di ordinario servizio di un Carabiniere, sino all’estremo sacrificio della vita da lui compiuto”. Questa storia, anche musicata (il Maestro Coniglio ha composto l’inno Gaetano Miscia – ricordo di un eroe) offre un viaggio emotivo che tocca le corde più profonde dell’essere umano: la nostra fragilità di fronte alla forza della natura, il senso di impotenza ed ineluttabilità, rispetto alle sue manifestazioni più impetuose, il dolore della perdita di una vita, l’impossibilità, per la famiglia, di colmare il vuoto lasciato, la frustrazione e il senso di colpa dei colleghi, anche essi eroi che sono sopravvissuti”. Del Brigadiere dunque non soltanto il monumento presso Timpa Janca, ma anche l’opera – a cura dell’artista Antonio La Gamba – che da ieri dominerà il parco urbano di Vibo Valentia. Un’opera di cui ha seguito le evoluzioni il Capitano Gianfranco Pino, Comandante la Compagnia Carabinieri della città, che ha siglato personalmente il protocollo per la sua realizzazione con il dirigente scolastico dell’Istituto Nautico di Pizzo, professor Francesco Vinci. “Miscia ha scelto il servizio anche a costo dell’estremo sacrificio della vita come missione di ogni giorno, come compito ordinario dell’essere Carabiniere. L’amore dei famigliari che sopravvive al tempo e al dolore, una forza, l’amore, che sconfigge tutte le leggi della fisica. La famiglia di un Carabiniere sa, conosce bene, che il loro caro, pur amandoli sopra ogni cosa, ha scelto di appartenere, ancor prima che a loro, alla comunità che ha giurato di servire.
Servire questo verbo che esprime, più e prima di ogni altra parola, la natura autentica e imprescindibile dell’essere un Carabiniere. SERVIRE che si declina in tanti altri verbi che vanno dall’ “ASCOLTARE” sino al “SOCCORRERE”, proprio come in quel tragico giorno, senza alcuna incertezza, nell’assoluta determinazione di non lasciare mai nessuno solo, mai nessuno indietro, facendosi carico delle difficoltà di chi ha bisogno sino a beffare il destino accogliendo la fine a cui altri sembravano destinati. Grazie quindi alla famiglia di Miscia che oggi ci consente di condividere con loro il ricordo di Gaetano, il ricordo di un eroe che appartiene e apparterrà sempre anche a tutti noi, illuminando il futuro dei nostri ragazzi con il suo esempio di ordinario eroismo, certi che vi saranno sempre degli angeli custodi pronti a tutto per non lasciarci soli nei momenti del bisogno, negli istanti più duri, di questo meraviglioso e misterioso viaggio che è la vita.
Presenti oltre ai familiari anche le massime cariche del capoluogo di provincia e le scolaresche.
Emozionante il concerto dell’ensemble d’archi del Conservatorio di musica Fausto Torrefranca diretto dal maestro Emy Bernecoli.